mercoledì 15 dicembre 2010

I file "immagine" e periferiche virtuali

I file cosiddetti "immagine" sono delle vere e proprie "fotografie", ad esempio, del contenuto di un CD o di un DVD; per cui fare un'immagine di un dvd significa ridurre ad un solo file, l'intero contenuto del dvd.
Questi formati ormai da molti anni si sono diffusi principalmente per il file sharing e per permettere così lo scambio di contenuti sul web. 
Ciononostante non mi vieta nessuno di fare un'immagine del contenuto di una singola cartella, di gruppi di cartelle o di un gruppo di file vari a mia scelta.
Voi mi chiederete cosa allora c'è di differente rispetto a creare un archivio di contenuti nei classici formati .zip. o .rar , la novità, se così si può chiamare, è che le "immagini" possono essere "montate" da alcuni programmi specifici che creano delle periferiche ottiche virtuali proprio per questo scopo.
Mi spiego meglio:  se creo un'immagine di un dvd in un unico file è come se avessi virtualmente quel dvd a portata di mano, ma il dvd vero per leggerlo devo inserirlo in un'unità ottica vera in grado di farlo, parallelamente il dvd immagine "virtuale dovrò metterlo in un'unità ottica virtuale. A questo punto , dopo aver creato l'immagine del dvd, dopo aver installato un programma adatto che mi legge, l'immagine in una periferica virtuale che ha precedentemente creato, io sarò in grado di esplorare il contenuto di quel dvd come se fisicamente avessi il supporto ottico originale.
Vi sono ormai molte estensioni di file immagine, le più comuni sono le .iso - .nrg - .mds/.msf - .bin/.cue  e molte altre.
Perchè alcune sono a coppie è presto detto, ad esempio .bin/.cue sono necessari perchè uno contiene i dati e l'altro le informazioni necessarie a montarlo o a masterizzarlo e così più o meno per gli altri.
Alcuni software più comuni per gestire i file immagine sono Alcohol 120% - Nero - Magic Iso - Daemon Tools - Power Iso che permettono la lettura di svariati tipi di formati immagine, la creazione di periferiche virtuali e quindi il "montaggio" delle stesse immagini in esse, l'estrazione del contenuto di un'immagine, la creazione stessa di un'immagine, la conversione attraverso vari formati, e per finire la masterizzazione.
Quindi ricapitolando ad esempio con Alcohol 120%  io se volessi esplorare il contenuto di un'immagine, primaditutto creerò la periferica virutale, in questo modo se noto nelle risorse del computer vedrò, oltre ai miei HD e il supporto ottico reale, una o più periferiche virtuali, diciamo cd.rom viruali che prima non avevo, a seconda se ne ho creati uno o più; a questo punto di solito clic destro sulla periferica vituale, monta immagine, ed andrò a scegliere il file immagine in questione, che ripeto è la "fotografia" del mio dvd-cd, in questo modo è come se avessi fisicamente preso il cd originale e l'avessi inserito nel mio cd-rom vero.
A questo punto posso scegliere di installarne il contento, se è un software o un gioco, oppure masterizzarlo su un supporto ottico, oppure solamente estrarlo o copiare alcuni contenuti.
In Nero Burning Rom nel menù "masterizzatore" si può masterizzare direttamente un file immagine, però il programma non offre la possibilità di creare periferiche virtuali ne di leggere direttamente il contenuto di un'immagine.
Per quanto riguarda gli altri programmi il concetto è pressochè identico.

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